Contratto Vigilanza: “Basta umiliazioni”

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“Abbiamo ribadito al Prefetto di Bari quanto già annunciato nei giorni scorsi: i diritti di tanti lavoratori che ogni giorno, anche a costo di mettere a repentaglio la propria vita, rendono un servizio fondamentale per la collettività a cambio di emolumenti non certo da capogiro, non possono essere infranti e umiliati con un semplice ‘no, grazie’. La partecipazione massiccia allo sciopero di oggi è solo un primo passo, la prima iniziativa di una lunga serie, mirate a restituire dignità a tanti lavoratori e a tante famiglie a cui non viene garantito alcun futuro”.
Giuseppe Zimmari, Segretario generale della UIL Tucs di Puglia, si è espresso in questi termini a margine dello sciopero del settore vigilanza nelle province di Bari e Bat, che stamattina si è concentrato in una manifestazione in piazza Prefettura, nel capoluogo. Uno sciopero che ha coinvolto tutte le sigle sindacali e che si è concluso con un incontro tra i rappresentanti sindacali e il Prefetto.
“Siamo stanchi di un anonimato istituzionale e consideriamo inaccettabile la beffa dalla disdetta del contratto integrativo provinciale conquistato negli anni. Una conquista ottenuta grazie a un lavoro quotidiano e alla professionalità, indiscutibile, degli operatori del settore. Le associazioni datoriali – prosegue Zimmari – nei giorni scorsi hanno provato a far desistere le organizzazioni sindacali dallo sciopero proponendo la sospensione della disdetta, ma accettare avrebbe significato solo differire il problema e restare alla mercé delle loro scelte. La Prefettura si è impegnata a sentire le Associazioni Datoriali per tentare una mediazione, fermo restando che senza la revoca della disdetta del CIP non siamo disponibili a trattare.
Abbiamo anche sottolineato la disponibilità ad affrontare su un tavolo istituzionale le problematiche di carattere generale del settore, dalle gare al massimo ribasso ai cambi di appalto, procedure di licenziamento collettivo e ammortizzatori sociali che affliggono il settore. La disdetta, così come riferito al Prefetto, va assolutamente revocata e senza un atto formale non siamo disponibili ad alcun tipo di confronto, ma porteremo avanti la nostra protesta per la dignità ed il ruolo dei lavoratori del settore vigilanza. Intanto, domani proclameremo il blocco dello straordinario dal 13 novembre al 12 dicembre e a dicembre faremo altre giornate di sciopero, oltre a iniziative di protesta in piazza. Non molleremo sino alla riconquista dei nostri diritti”.